08 luglio 2024

Solitudine e condivisione


 

 
"Un uomo può essere sé stesso soltanto quando è solitario. E se non ama la solitudine vuol dire che non ama la libertà. Perché è soltanto quando è solo che è davvero libero." 
Arthur Schopenhauer

"La felicità è reale solo se condivisa."
Christopher McCandless

Due citazioni che sembrerebbero in antitesi, anche se estrapolate da un contesto più ampio. Soffermandosi solo sulle righe citate, mi chiedo quale delle due frasi si avvicini maggiormente alla realtà. Davvero per sentirsi liberi bisogna essere soli? O la vita, senza condivisione, non è nulla?
Christopher McCandless era in cerca della libertà, ma solo in fin di vita si rese conto di qualcosa che gli mancava nel profondo. 
Io amo la mia solitudine, ma mi rendo conto di quanto sia bello condividere pezzi di vita con gli altri. Le relazioni sono per me arricchimento, anche quelle fugaci o quelle tortuose.
Eppure, non è forse vero che a volte per entrare in contatto con gli altri ci adattiamo, cerchiamo di sintonizzarci sulla stessa frequenza?  Sarà che ogni persona rivela in noi, magari anche inconsciamente, differenti sfumature. Questo può definirsi "mancanza di libertà"? Io credo di no.
E voi?
Cosa ne pensate? 

10 commenti:

  1. Tante verità nel tuo scritto, tutte condivisibili.. il senso di solitudine che deve recare piena soddisfazione, la condivisione e le relazioni che abbisognano sempre di un nota di adattamento, indispensabile. Poi ci sono le misure, le sfumature, le modalità, le circostanze.. e tutte contribuiscono all'esatta riuscita di ogni tipo di rapporto soddifacente, sia con gli altri che con se stessi. Anche la gestione di un blog, il corrispondere, l'interfacciarsi, il seguire, il provare piacere nel condividere idee e proposte, contribuiscono al nostro intento di libertà. E' solo la costrizione (costrizione che ci imponiamo e costrizione che cerchiamo di imporre) a porre limiti, tutto il resto viaggia a vele sciolte. Grazie dell'imput. ;)

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    1. Sono tante realtà attraverso le quali possiamo sperimentare la condivisione, affermare noi stessi e lasciare traccia nel mondo. Grazie Franco :)

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  2. Ma che bello. Anche tu scrivi della solitudine e mi fa piacere tanto. Solo che la confronti con la comunicabilità del sociale e fai benissimo.
    La solitudine non è solo voglia di libertà. In sé racchiude molto di più. A me piace però è molto importante che non manchi il desiderio di compagnia. Noi siamo esseri dediti alla comunicabilità, sarebbe un grande errore se non ci fossero condivisioni reali tra noi.
    Bisogna però che in entrambi i casi siano situazioni serene, senza inutili forzature.
    E non è per essere felici ma per un sentirsi bene con sé stessi.
    Grazie Yashal, anche di essere passata da me. Buona Domenica.

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    1. Dici proprio bene, la solitudine non è solo voglia di libertà. La solitudine, quello stare con sé stessi, è tante cose. È una connessione profonda con sé stessi e, anche se sembra paradossale, lo è anche con il rapporto che si ha con gli altri. Perché in quei momenti di solitudine si tirano anche le fila del nostro essere in relazione a chi ci è accanto. È vicinanza con il proprio io che si rispecchia poi in molteplici situazioni della nostra vita. Come fosse una culla, un luogo dove si nasce e rinasce continuamente.
      Grazie mille anche a te per la tua riflessione e il tuo commento, buona serata :)

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  3. Bella domanda e riflessione. Io sono da sola da un po' di anni causa separazione e con un matrimonio e varie convivenze vissute, devo dire che preferisco di gran lunga stare da sola. Non è solo una questione di libertà nel gestire tempi, gusti, bisogni e svaghi. E' soprattutto per me non dover più discutere con nessuno. O mercanteggiare per fare una cosa o un'altra dovendomi sentire in colpa. No, se lo avessi saputo prima non avrei insistito per stare in due, è secondo me, una situazione innaturale della vita. Ciao, Elisa

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    1. Ciao Elisa, a volte stare da soli per ritrovare sé stessi, riprendere fiato, e capire cosa davvero ci fa stare bene è necessario.
      Grazie a te per il commento e il passaggio nel mio blog :)

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  4. Solitudine , parola che amo particolarmente, andare in un bosco , in un prato , sola e cercare sensazioni e nuovo desiderio di capire me stessa.
    Un abbraccio cara

    Rosy

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    1. Piacciono molto anche a me i boschi :)
      Un abbraccio.

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  5. Ci si può sentir soli anche stando tra tante persone.
    Forse lo hanno detto poeti, scrittori e filosofi, e lo penso anche io, con mente semplice ed agricola.
    La solitudine non deve avere una accezione negativa, o positiva, ma a mio avviso dovrebbe essere un mezzo per poter ritrovare se stessi, riconsiderare i propri confini, e sapersi ascoltare oltre le voci altrui.
    Grazie per lo spunto di riflessione.
    A.A.

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