16 giugno 2023

In cammino

 
 
Stamattina ho fatto una lunga passeggiata. Sono arrivata fino al fiume che passa non lontano da casa mia, ho camminato per un'ora e mezza, con la musica in cuffia. Ho guardato le persone correre, giocare a pallone, passarmi accanto distratte col telefono in mano. 
È da questa primavera che ho cominciato a spingermi sempre più lontano.  La mia zona non offre molto altro oltre il cemento, ma scorgo lo stesso angoli di intensa bellezza. Apprezzo quello stesso cemento se da esso spunta un fiore o se lì sopra si erge una costruzione abbandonata, colma di vecchie storie. O se sui muri mi cattura una scritta che qualcuno ha lasciato. 
Oggi per esempio mi sono fermata a guardare il fiume che scorreva e mentre il vento mi abbracciava il fiume mi narrava le sue storie. Un po' raccontava e un po' lasciava spazio per pensare. Così ho pensato alla vita che mi trascina di qua e di là, che mi distoglie e mi porta lontano. E ho pensato che camminare mi fa sentire vicina, mi riprende, mi riacciuffa, mi fa ricordare chi sono. 
Vorrei che questa del camminare diventasse un'abitudine consolidata. Farlo con il sole, con la pioggia, con la grandine. Un appuntamento a cui non rinunciare.

 

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