25 febbraio 2024

Odore di legna che brucia



Se dovessi associare al ricordo di quel luogo un odore, sarebbe l'odore della legna che brucia. Ne basta un lieve sentore e mi immagino lì, mi sembra di esserci davvero.
Quell'odore ne evoca a ruota mille altri. E allora mi arriva alla mente l'odore delle estati e il suono delle risa, le ruote delle biciclette veloci per le strade in mezzo ai campi. E poi scampoli di stagioni, i colori rossi dell'autunno, il profumo di un bosco inzuppato di pioggia, umido di nebbia, immerso in un'aria fredda e pura. Immagino questo bosco che poi si copre di neve silenziosa e immagino i miei passi che rompono il silenzio. 
E poi una casa, l'odore antico delle cantine, le scale alte di pietra, sbeccate in cima; un camino con un fuoco che crepita, io che leggo un libro davanti a quel camino, la sala da pranzo, le travi sul soffitto, le foto alle pareti, la nostra stanza, il tepore delle coperte e il loro profumo di lavanda.
Di quella casa ho dei sassi con me. Non so dire a quale stanza appartenessero, ma di sicuro si trovavano lì, in quel perimetro dove un tempo sorgevano le mura. Immagino che quei sassi sappiano ancora di me e della mia vita lì dentro, che ne conservino memoria. 
Ci torno ancora in quel luogo, ci torno spesso. Perché la vita non si arrende, perché le montagne sono ancora così belle e sono come sorelle, nonostante tutto.

11 commenti:

  1. Ci sono luoghi che vivono di nostra presenza, anche se gli eventi ne cancellano l'immagine. Siamo noi a ricrearne storia e visione, ogni volta che ne ricalpestiamo un lembo.
    Anche a distanza.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie mille. :) È vero, ciò che conta è che non muoiano mai in noi, solo così possono avere speranza di rinascere.

      Elimina
  2. A volte basta davvero poco per sentirsi trasportare in un altro luogo, in un altro tempo.
    Buona serata, a presto

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie per il passaggio e il commento, buona giornata :)

      Elimina
  3. I luoghi della memoria conservano sempre la magia dei ricordi. Bello raccontarli.

    RispondiElimina
  4. Deve essere un colpo al cuore avere dei sassi al posto di una casa che ci era familiare, ammetto che questo è il primo pensiero che ho fatto leggendo il tuo post. Però, come dicevo, c'è sempre l'occasione di ricostruire...Il mio profumo del cuore è sicuramente quello dei gelsomini in fiore. Casa mia ne era piena fino a qualche anno fa, mi viene sempre il magone ogni volta che si avvicina il periodo della fioritura. Mi sanno di quei nodi allo stomaco di quando dovevo ripartire per l'università o per Roma lasciando quello che poi ho scoperto sarebbe stato il mio posto giusto (casa, appunto).

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Il pensiero che hai avuto leggendo il mio post è giusto purtroppo, ma come hai detto bisogna continuare a credere che sia possibile un nuovo futuro e agire perché sia davvero così, non si può fare altro :)
      Che buono il profumo dei gelsomini ❤️ È proprio vero, i profumi e gli odori sono in grado di legarsi indissolubilmente a luoghi, periodi, emozioni... Grazie per il commento ed il passaggio!

      Elimina
  5. I sassi che conservi della tua casa , profumano delle anime che in essa vi hanno vissuto ,come è intenso il tuo ricordo,complimenti .
    Un caro saluto
    Rosy

    RispondiElimina

Odore di legna che brucia

Se dovessi associare al ricordo di quel luogo un odore, sarebbe l'odore della legna che brucia. Ne basta un lieve sentore e mi immagino ...