Sono una pessima blogger, lo so. È da settembre che non scrivo. Mi piace così tanto farlo, ma alla fine il tempo è quello che è. O, più correttamente, sono le energie mentali che sono quello che sono.
Oggi piove. E a quanto pare, scrivo spesso quando piove. Sono quel tipo di persona che verrebbe definita "pluviofila". Una persona che è profondamente influenzata dalla pioggia, ma in positivo. Quanto mi piace quel profumo che sale dall'asfalto, quel suono di goccia o scroscio che bagna e lava ogni cosa.
Sto scoprendo, o forse meglio dire, riscoprendo, tanti aspetti di me stessa nell'ultimo periodo. Li osservo con stupore e con amore, l'amore che ho spesso stentato a darmi. Ora sono di nuovo vicina al punto più profondo di me stessa. E ogni colore è ancora più vivido e reale.
È scattato un interruttore dentro di me e questo interruttore ora illumina dalla parte giusta, senza dimenticare di fare un po' di luce anche intorno. Il giusto, il necessario.
Resto attenta. Fuori, ma anche dentro. E mi meraviglio.
Non bisogna mai dimenticare di guardare al bello. A quello che comunque c'è. È ciò che nutre la nostra anima.
22 novembre 2024
Quel che c'è
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