13 giugno 2024

Di notte

 

Ho fatto un sogno.
Tornavo nel mio liceo, di notte.
I corridoi e le aule deserte, nella penombra della luce notturna, riflettevano nei miei occhi il fascino dei luoghi spogliati dal chiasso del giorno, in un silenzio abbacinante. Percorrevo ogni ambiente immaginando che fosse un'entità viva, senziente, che mi accoglieva nei suoi spazi intimi. Mi sembrava di sentire il suo respiro regolare farsi strada attorno a me, circondarmi.
Ci avete mai pensato? A quanto siano diversi i luoghi di notte, quando il rumore resta solo un'eco sospesa nell'aria? E in quel silenzio, qualcosa continua a pulsare ancora, come se una qualche energia fosse rimasta appiccicata alle pareti, alle porte, tra gli oggetti riposti. Quasi come fosse un mondo parallelo, senza tempo, dove parole e gesti si sciolgono e dissolvono, fondendosi con l'ambiente circostante.

Tornare

        Girare la chiave nella toppa, aprire la porta, essere abbracciati dal profumo familiare delle proprie mura. Ritrovare ogni cosa al p...