Girare la chiave nella toppa, aprire la porta, essere abbracciati dal profumo familiare delle proprie mura. Ritrovare ogni cosa al proprio posto, lì dove l'avevi lasciata. Percepire quel silenzio denso, colmo di vita vissuta e messa in stand by per qualche giorno che hai trascorso altrove, a portare a zonzo la mente.
Riempire nuovamente la casa di risa, di rumori, aprire la valigia, sistemare qualcosa, cenare leggero e poi il profumo delle lenzuola ('ché gli occhi già si chiudono) e un temporale giunto all'improvviso, in piena notte, furioso e scrosciante che ti sveglia e richiama la tua attenzione.
Lo ascolto abbattersi dietro le finestre aperte, sfiorata dal vento che filtra attraverso le serrande abbassate.
Ho mille impegni che mi aspettano in questo settembre, mi tolgono un po' d'aria, mi fanno sentire inquieta. Eppure qui, di notte, in questo angolo di mondo racchiuso, riesco a tenerli lontani. Lontani come quel temporale che non può bagnarmi.